Ho realizzato un desiderio.
Sono passati vent’anni dall’uscita de La llorona, il primo disco di Lhasa de Sela, e siamo pronti per presentare il tributo a Lhasa che volevo da tanto tempo. Almeno da un giorno freddo di gennaio, il primo giorno del 2010, quando nel tepore di una serata a casa di un caro amico sono stata travolta dalla notizia della sua morte, lei che aveva i miei stessi anni e che mi illuminava la strada con canzoni intense e uniche. Con la sua voce ruvida e dolce, profonda e scura come la terra. Alla sua strada, che è ancora viva, quella ‘living road’ che aveva cantato, abbiamo dedicato il concerto in cui mi accompagneranno Simone Sassu al piano e all’arpejji e Angelo Vargiu al clarinetto e effetti. Vargiu e Sassu hanno curato tutti gli arrangiamenti, inventando una versione del tutto nuova delle canzoni di Lhasa, elegante e spessa, dentro il filo conduttore sonoro degli strumenti su cui hanno lavorato.
Non solo questo, perché con la collaborazione di Fabio Sanna che cura la messa in scena e dell’Atelier Parabatula di Alessandra Mura, che ha creato i costumi abbiamo dato spazio alla magia dei tessuti aerei di Daniela Crabuzza, che restituirà la dimensione circense e surreale dell’esistenza di Lhasa de Sela, circondata da una famiglia girovaga e folle, tra Messico e Europa. E Montreal, la città che l’adottò, dove nevicò per 40 ore dopo la sua partenza.
The living road – Tributo a Lhasa de Sela debutterà sabato 11 novembre al Teatro Civico di Sassari alle ore 20, all’interno della rassegna Un concetto, un’idea 2017 di Laborintus.
Claudia Crabuzza è nata ad Alghero. Nel 2000 ha fondato il gruppo Chichimeca con Fabio Manconi e Andrea Lubino con cui ha pubblicato tre dischi per l’etichetta indipendente Tajrà.
Com un soldat è il primo disco solista, vincitore della Targa Tenco come miglior disco in dialetto e lingue minoritarie.
Nuovi progetti: Trent’anys – Recordant Pino Piras, a trent’anni dalla morte un concerto omaggio alle più belle canzoni del cantautore algherese insieme al musicista e arrangiatore storico della Muraglia di Alghero, Pietro Ledda ‘Barabba’, che ha collaborato alla gran parte della discografia di Piras;
Difesa di Violeta Parra: le canzoni della madre della canzone popolare tradotte da Claudia per la prima volta in italiano.
Grazia, la madre è un disco dedicato a Grazia Deledda attraverso una rilettura in canzone dei suoi romanzi. Pubblicato da Squilibri Editore parte dai testi di Stefano Starace e con le musiche e arrangiamenti di Andrea Lubino e Fabio Manconi percorre un viaggio attraverso le storie e i personaggi della scrittrice sarda Premio Nobel per la letteratura.
Claudia Crabuzza es nada a L’Alguer. Al 2000 ha fondat lo grup Chichimeca, amb Fabio Manconi i Andrea Lubino publicant tres discos amb la discogràfica independent Tajrà.
Com un soldat és lo primer disc solista, ha guanyat lo premi mes important de la cançó d’autor, La Targa Tenco al millor disc en dialecte i llengues minoritàries.
Nous projectes: Trent’anys – Recordant Pino Piras, a trent’anys de la mort un concert homatje a les mes belles cançons del cantautor alguerès amb el músic i arranjador de la Muralla de L’Alguer, Pietro Ledda ‘Barabba’, col•laborador de Piras en la gran part de la sua discografia;
Defesa de Violeta Parra: les cançons de la mare de la cançó popular traduïdes de Claudia per la primera volta en italià.
Grazia, la madre és un disc dedicat a les obres i personatges de Grazia Deledda, escriptora sarda Premi Nobel.